giovedì 28 aprile 2016

Casa Comunitaria... un luogo per andare oltre all'individualismo!

La casa comunitaria nasce sei anni fa, esattamente nell’ottobre 2010. Nasce dal  sogno di camminare vivendo con alcuni valori importanti per Serena, Bepi e Stefania:prima di tutto la condivisione, poi la sobrietà, l’accoglienza indistinta per tutti, l’apertura al mondo e alla missione, vivere e testimoniare la Parola di Dio.
Attualmente in casa vivono 10 persone: Bepi e Serena con i loro figli Isacco, Riccardo ed Anna, Ana, Mirel, Mohammed, Famory e Stefania, tutti accompagnati dalla vigile ma discreta presenza di Rita e Armando, genitori di Stefania.
Inoltre da un po' di mesi si è creato intorno a questa realtà un gruppo di confronto che vede coinvolti altri 7 adulti  che pur non vivendo direttamente in casa camminano con essa.
Ma in cosa crede la Casa Comunitaria? 
Ecco come la spiegano Bepi e Serena:
"La casa comunitaria vorrebbe essere un luogo dove saper andare oltre a quello che il nostro mondo ora ci propone: individualismo, egoismo, interesse personale.
L’abbiamo scelta perché ci aiuta a vivere meglio, a essere concreti e insieme si cresce di più.
In futuro ci piacerebbe che diventasse un ambiente per accogliere gruppi di qualsiasi provenienza a cui interessa conoscere l’aspetto missionario e l’apertura al sociale.
Un luogo di lavoro pratico perché crediamo nella valenza del lavoro come metodo educativo: sporcarsi le mani, essere concreti e prendersi delle responsabilità.
Un’ambiente dove avere attenzione per l’emarginato vicino e lontano e degli spazi di pronta accoglienza per chi vive nella precarietà."