La
casa comunitaria nasce sei anni fa, esattamente nell’ottobre
2010. Nasce dal sogno di camminare vivendo con alcuni valori importanti per Serena, Bepi e Stefania:prima di tutto la condivisione, poi la sobrietà,
l’accoglienza indistinta per tutti, l’apertura al mondo e alla
missione, vivere e testimoniare la Parola di Dio.
Attualmente
in casa vivono 10 persone: Bepi e Serena con i loro figli Isacco, Riccardo ed Anna, Ana, Mirel, Mohammed, Famory e Stefania, tutti accompagnati dalla vigile ma discreta presenza di
Rita e Armando, genitori di Stefania.
Inoltre da un po' di mesi si è creato intorno a questa realtà un gruppo di confronto che vede coinvolti altri 7 adulti che pur non
vivendo direttamente in casa camminano con essa.
Ma in cosa crede la Casa Comunitaria?
Ecco come la spiegano Bepi e Serena:
"La casa comunitaria vorrebbe
essere un luogo dove saper andare oltre a quello che il nostro mondo
ora ci propone: individualismo, egoismo, interesse personale.
L’abbiamo scelta perché ci
aiuta a vivere meglio, a essere concreti e insieme si cresce di più.
In
futuro ci piacerebbe che diventasse un ambiente per accogliere gruppi
di qualsiasi provenienza a cui interessa conoscere l’aspetto
missionario e l’apertura al sociale.
Un
luogo di lavoro pratico perché crediamo nella valenza del lavoro
come metodo educativo: sporcarsi le mani, essere concreti e prendersi
delle responsabilità.
Un’ambiente
dove avere attenzione per l’emarginato vicino e lontano e degli
spazi di pronta accoglienza per chi vive nella precarietà."